S.MICHELE ARCANGELO DIFENDICI NEL COMBATTIMENTO AFFINCHÉ NON PERIAMO NELL'ESTREMO GIUDIZIO

giovedì 7 marzo 2013

GRANDEZZA DI S. MICHELE NELLA CARITA'



I. Considera come Iddio creò gli Angeli e li adornò di grazia, poichè - come insegna S. Ago­stino - diede a tutti la grazia santificante con la quale li fece suoi amici, ed anche le grazie at­tuali, con cui potessero acquistare il possesso della beata visione di Dio. Questa grazia non fu eguale in tutti gli Angeli. Secondo la dottrina dei SS. Pa­dri, insegnata dall'Angelico Dottore, la grazia fu pro­porzionata alla loro  natura, di modo che chi aveva una natura più nobile, ebbe una grazia più sublime: nè agli Angeli fu data la grazia in scarsa quantità, ma secondo il Damasceno, ebbero tutta la perfezione della grazia a tenore della dignità ed ordine. Laonde gli Angeli di ordine più sublime e di natura più perfetta, ebbero maggiori doni di virtù e di grazia.
Il. Considera quanto grande fu la grazia di cui Iddio volle arricchire il glorioso S. Michele, aven­doLo collocato primo dopo Lucifero nell'ordine della natura! Se la grazia fu conferita in proporzione alla natura, chi potrà mai misurare e scandagliare l'altezza e perfezione della grazia, ch'ebbe S. Mi­chele? Essendo la sua una natura perfettissima, su­periore a quella di tutti gli Angeli, bisogna dire che ebbe doni di grazia e di virtù, superiori a quelle di 'tutti gli Angeli, e di tanto superiori, di quanto Egli li supera nella perfezione della natura. S. Ba­silio Lo dice eccellere su tutti per la dignità e per gli onor. Fede immensa che non vacilla, spe­ranza ferma senza pusillanimità, amore tanto fervente da infiammare gli altri, umiltà profonda che confonde il superbo Lucifero, zelo ardente per l'o­nore di Dio, maschia fortezza, estesa potenza: in­somma le virtù più perfette, una santità singolare ebbe Michele. Si può dire anzi che Egli è esem­plare perfetto di santità, immagine espressa della Divinità, specchio lucidissimo ripieno di bellezza di­vina. Rallegrati, o devoto di S. Michele per tanta grazia e santità di cui è ricco il tuo santo tutelare rallegrati e cerca di amarlo di tutto cuore.
III. Considera, o cristiano, che anche tu nel San­to Battesimo sei stato vestito della preziosa stola dell'innocenza, dichiarato figlio adottivo di Dio, mem­bro del mistico corpo di Gesù Cristo, affidato alla tutela e custodia degli Angeli. Anche la tua sorte è grande: rivestito di tanta grazia, quale uso ne hai fatto? S. Michele si servì della sua grazia e santità per glorificare Dio, Lo glorificò, e Lo fece ama­re anche dagli altri Angeli: tu, invece, chissà quan­te volte hai profanato il tempio del tuo cuore, scac­ciandone la grazia, ed introducendovi il peccato. Quante volte come Lucifero ti sei ribellato contro Dio, soddisfacendo la tua passione e calpestando la sua S. Legge. Di tanti favori avuti non ti sei dav­vero servito per amare Dio, ma per offenderLo. Ri­corri ora alla Divina clemenza, pentiti dei tuoi errori: cerca come tuo intercessore l'Arcangelo Mi­chele, per riacquistare la grazia e conservare l'ami­cizia di Dio.








"Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli. " 





O Signore,
in questo tempo di quaresima
tu ci chiami al pentimento e alla conversione
ci inviti a pregare di più
e ad ascoltare la tua parola.
Tu ci chiedi
di aiutare i nostri fratelli
che sono nel bisogno.
Concedi a noi
di rispondere con generosità al tuo appello,
di purificare le anime nostre
col sacramento del perdono e della gioia
per prepararci degnamente
alla Pasqua.
Amen.