S.MICHELE ARCANGELO DIFENDICI NEL COMBATTIMENTO AFFINCHÉ NON PERIAMO NELL'ESTREMO GIUDIZIO

mercoledì 25 marzo 2015

SAN GABRIELE - FORZA DI DIO

Il nome Gabriele che significa "Forza di Dio", compare sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento, ma in tutti solo quattro volte e precisamente due volte in Daniele e due volte in san Luca.La prima volta appare a Daniele e gli spiega una misteriosa visione che il profeta aveva avuto presso il fiume Ulai nel territorio della cittadina di Susa in Mesopotamia (Dn 8,15-16).La seconda volta Gabriele annunzia a Daniele il tempo della venuta del Cristo (Dn 9,20-21).
Come si può osservare, in questi due testi di Daniele, a Gabriele non viene dato alcun titolo fra quelli delle gerarchie angeliche. Nel primo testo si parla di uno "dall'aspetto d'uomo" che si rivolge a Gabriele perchè spieghi al profeta la visione avuta. Nell'altro testo, pur non chiamandosi angelo, mostra tutte le sue caratteristiche col "volare veloce" e lo scomparire all'improvviso.
In san Luca si comprende anocra più chiaramente la personalità di questo messaggero celeste. Per primo appare al sacerdote Zaccaria nel Tempio di Gerusalemme, mentre egli faceva l'offerta dell'incenso il nunzio celeste viene designato ripetutamente come "un angelo del Signore", ed egli stesso si specifica: "Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato  a parlarti e a portarti il lieto annunzio" (Lc 1,19).
Sei mesi dopo, "l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria" (Lc 1,26-27).
Come si può osservare, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento, Gabriele annunzia l'incarnazione del Verbo di Dio. Nel Nuovo Testametno annunzia prima il precursore del Cristo e poi il Cristo stesso a Maria Santissima.
Perciò, giustamente, i teologi chiamano Gabriele l'angelo per eccellenza e cioè il messaggero particolare dell'incarnazione del Figlio di Dio. Comunque è chiamato, per ben dieci volte, sempre "angelo".
Alcuni autori cattolici, senza sicura base biblica, hanno pesanto che l'angelo che apparve ai pastori nella notte della nascita di Gesù sia stao lo stesso Gabriele, che, così avrebbe continuato l'opera di messaggero divino dell'incarnazione.
Spingendosi oltre, questi teologi hanno pure opinato che l'angelo che discese dal cielo a confortare Gesù nell'Orto degli ulivi sia stato anocra una volta Gabriele, opinione che ha trovato eco in un inno del breviario domenicano.
L'angelo Gariele è il patrono celeste delle Poste e Telecomunicazioni, e protettore dell'infanzia.

Nessun commento:

Posta un commento

In questo blog c'e la piena libertà di esprimersi, ma saranno rimossi e bannati tutti i commenti che presentano:
- linguaggio blasfemo
- contenuti offensivi nei confronti di una singola persona o dell'intero gruppo
- contenuti non appropriati
- istigazione alla violenza