S.MICHELE ARCANGELO DIFENDICI NEL COMBATTIMENTO AFFINCHÉ NON PERIAMO NELL'ESTREMO GIUDIZIO

venerdì 7 marzo 2014

VENERDI DOPO LE CENERI - 1 VENEDI DEL MESE

Dal Vangelo secondo Matteo 9,14-15

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero:«Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

I gesti e le parole di questa giornata vogliono far vedere di chi sono.

PREGHIERA
Accompagna con la tua benevolenza, Padre misericordioso,
i primi passi del nostro cammino penitenziale,perché all’osservanza
esteriore corrisponda un profondo rinnovamento dello spirito.
(dalla Colletta)

Digiunare potrebbe far pensare ad una pratica antica ed ascetica. Oggi ci viene presentata come qualcosa di più l’attenzione viene infatti spostata dall’atto a ciò che in realtà esso esprime. Digiunare, rinunciare, togliere, evitare è oggi il gesto concreto che vuole esprimere più sinceramente di cosa si riempie la nostra vita… chi è lo sposo a cui facciamo spazio. Non fermiamoci alla semplice rinuncia di cibo ma impariamo da questo gesto a riconoscerne il profondo significato.
(Dal sito Qumran net)

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